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L’inquinamento: disagi, patologie e danni

L’inquinamento: disagi, patologie e danni

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L’inquinamento è un’alterazione dell’ambiente, naturale o dovuto ad antropizzazione, da parte di elementi inquinanti. Esso produce disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data area, e può porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali esistenti.

Che cos’è l’inquinamento?

L’inquinamento altera un mezzo come l’aria, l’acqua o il suolo in modo tale da riuscire a renderlo dannoso per le persone o per la natura. Tra le diverse tipologie di inquinanti vi sono le sostanze chimiche, le polveri, il rumore e le radiazioni. Questi inquinanti hanno molte fonti diverse. Alcune di queste fonti sono diffuse, come i trasporti o l’agricoltura, mentre altre sono legate a un luogo specifico, come uno stabilimento o una centrale elettrica. Gli inquinanti rilasciati in un determinato punto possono causare danni locali, ma possono anche percorrere lunghe distanze. Il rapporto «Segnali 2020» dell’EEA osserva l’inquinamento attraverso diverse prospettive legate al lavoro dell’Agenzia e alla normativa UE.

Classificazione degli inquinanti

In tutti i casi di inquinamento possiamo individuare delle sorgenti, i produttori, e dei recettori. Gli effetti sui recettori sono differenti per diverse concentrazioni e a seconda dei tempi di esposizione che possono essere:

  • brevi (secondi-minuti)
  • medi (ore-giorni)
  • lunghi (mesi-anni).
In base a questo parametro le sostanze si dividono in:

scarsamente tossiche (ad esempio l’alcool etilico): DL50 (ratto, orale)= 9500 mg/kg; moderatamente tossiche (ad esempio il sale da cucina): DL50 (ratto, orale)= 3000 mg/kg; molto tossiche (ad esempio il DDT): DL50 = 113 (ratto, orale) mg/kg; super tossiche (ad esempio alcune tossine del botulino): DL50 = 0,0001 mg/kg.

Tra gli elementi ed i composti chimici semplici, i più tossici, per ingestione, ci sono:

bario: dose letale media 250 mg/kg; arsenico: dose letale media 45 mg/kg; mercurio: dose letale media 23 mg/kg; cianuro: dose letale media 10 mg/kg; selenio: dose letale media 5 mg/kg;

Dal punto di vista della tossicità cronica, le sostanze possono essere suddivise in:

Sostanze cancerogene: in grado di provocare tumori. Quantunque molteplici sostanze, in studi correlazionali o in esperimenti di laboratorio su animali, siano risultate correlate alla formazione di tumori, sono relativamente meno quelle che sono state scientificamente dimostrate cancerogene per gli esseri umani; tra esse: fibre di amianto, composti del cromo esavalente, cloruro di vinile, benzo[a]pirene, diossina, catrame, benzene raggi X e raggi UV.Sostanze teratogene: in grado di provocare malformazioni sui feti; tra queste: mercurio metile, composti del piombo, alcool etilico, dietilstilbestrolo (DES), talidomide, raggi X.

Sostanze mutagene: in grado di innescare mutazioni che possono portare al cancro; tra queste: composti di piombo e mercurio, benzo[a]pirene, gas nervino, raggi X e raggi UV

 

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