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Riforma Pensioni 2022: A casa a 64 anni

Riforma Pensioni 2022: A casa a 64 anni

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Riforma Pensioni ancora sotto i riflettori. Questa volta è la Legge di Bilancio a riaprire la questione con gli attesi emendamenti al documento. Novità all’orizzonte per le lavoratrici che potranno sfruttare una formula di pensione anticipata: potranno andare in pensione con un’età anagrafica di 58 anni. Intanto, spunta una Quota 82 e una Quota 102 con diversi beneficiari. Vediamo subito quali sono le ultime novità al riguardo.

Il testo ufficiale della Legge di Bilancio 2022 potrebbe riservare parecchie sorprese. Le novità più importanti si attendono sulla Riforma Pensioni 2022. Pare, infatti, delineato il futuro delle formule di pensione anticipata già attive e di quelle che potranno entrare in scena il prossimo anno.

L’ipotesi più accreditata è di una pensione per più beneficiari ma molto vincolate: una Quota 102 in sostituzione di Quota 100 destinata ad estinguersi alla fine del 2021, con l’aumento del requisito anagrafico di due anni per poter accedere alla pensione anticipata al compimento di un’età anagrafica di 64 anni e avendo maturato un’età contributiva di 38 anni.

Pensioni anticipate: nella Legge di Bilancio 2022 c’è spazio per Quota 82

Rimanendo in tema pensione anticipata, la Legge di Bilancio 2022 prevede il finanziamento di un fondo appositamente creato per il ritiro dal lavoro dei lavoratori dipendenti di aziende in crisi, voluto per sopperire alle necessità economiche sorte a causa del dilagare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul territorio della penisola.

Dal 2022 al 2024, il fondo verrà alimentato con uno stanziamento di 600 milioni di euro. Una volta approvata la Manovra di Bilancio 2022, il Ministero del Lavoro, di concerto con il MISE, provvederà ad emanare il decreto attuativo entro 60 giorni.

I lavoratori dipendenti di imprese piccole potranno comunque sfruttare la formula di pensione anticipata che permette il ritiro dal lavoro compiuti i 62 anni di età.

Riforma Pensioni 2022: la Legge di Bilancio cambia anche l’APE Sociale?

La manovra di Bilancio 2022 non risparmia neppure l’APE Sociale. La novità più importante riguarda la proroga della formula di pensione anticipata a fine 2022 e la sua l’implementazione a pianta stabile nel sistema pensionistico italian

Dal 2022 l’APE Sociale non solo diventa strutturale, ma la Legge di Bilancio ne cancella il requisito dei 3 mesi di inoccupazione ora richiesto per accedere alla pensione.

L’APE Sociale, infatti, continuerà ad essere un formula di pensione anticipata che consente ai lavoratori un’uscita dal mondo del lavoro compiuti i 63 anni di età e avendo maturato 30 o 36 anni di contributi, a seconda dell’attività lavorativa svolta.

Si tratta di un allargamento valutato da una Commissione tecnica che andrebbe ad abbracciare le attività lavorative ad alto rischio di infortuni e malattie professionali

A partire dal prossimo anno potrebbero fruire della pensione anticipata APE Socialegli insegnati delle scuole primarieil personale ATAi benzinai, gli autisti di autobus, i panettieri, i macellai, i conducenti di taxi, i lavoratori agricoli e forestali, commessi e magazzinieri, gli operatori sanitari, i panettieri e via dicendo.

Opzione Donna è salva! dal 2022 a casa a 58 anni

Le novità in tema Riforma Pensioni 2022 non mancano neppure per Opzione Donna.

La formula di pensione anticipata rivolta alle donne con un’età anagrafica di 58 anni (lavoratrici dipendenti) o 59 anni (lavoratrici autonome) è stata oggetto di un bizzarro tira e molla. 

Il futuro della misura, infatti, è rimasto in bilico fino a pochi giorni fa a causa delle pressioni dell’OCSE che spingeva verso una sua totale cancellazione.

La prima bozza della Legge di Bilancio 2022, circolata sul finire dello scorso mese, modificava Opzione Donna intervenendo sul requisito anagrafico necessario per accedere alla pensione anticipata.

Nello specifico, prevedeva l’aumento dell’età anagrafica per le lavoratrici dipendenti a 60 anni, per quelle autonome a 61.

Un ritocco che ha fatto storcere il naso a milioni di future pensionate e non solo, tanto da indurre il Governo Draghi a fare dietrofront e a ristabilire i vecchi requisiti.

Per essere più chiari, il documento finale della Legge di Bilancio non solo riconferma Opzione Donna al 2022, ma ne lascia inalterati i requisiti a quelli adottati nel 2021. Pertanto, anche dal prossimo anno le donne potranno continuare ad accedere alla pensione anticipata dai 58 o 59 anni.

Riforma Pensioni 2022: la RITA non cambia! Uscita per tutti a 57 anni

Nessuna novità per la RITA. La Legge di Bilancio 2022 lascia inalterata la formula di pensione anticipata prevista per i lavoratori con un’età anagrafica di 57 anni che versano la previdenza complementare e obbligatoria.

La pensione anticipata verrà corrisposta fino al raggiungimento dell’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni).

 

3 risposte

  1. […] Il cosiddetto anticipo pensionistico, è un progetto sperimentale che consente il prepensionamento, senza alcun onere economico, […]

  2. […] delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2022, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della predetta assicurazione generale […]

  3. […] Entrata in vigore il 30 settembre 1961, l’OCSE ha sostituito l’Organizzazione per la cooperazione economica europea (OECE), creata nel 1948 per amministrare il cosiddetto “Piano Marshall” per la ricostruzione postbellica dell’economia europea. […]

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