Il PATRONATO di cosa si occupa e differenze con il CAF
Il patronato è un istituto, riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che presta assistenza e tutela ai lavoratori, pensionati e in generale a tutti i cittadini presenti sul territorio nazionale.
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Il patronato di cosa si occupa?
La legge prevede per il patronato un ruolo di tutela dei diritti del cittadino. Su questo si deve focalizzare nelle sue attività di assistenza e di consulenza finalizzate al conseguimento delle prestazioni socio-assistenziali e sanitarie a cui ha diritto il richiedente. Attività che si svolgono sotto la vigilanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il patronato si occupa di risolvere la pratica burocratica di un cittadino che ha bisogno di informazione, consulenza ed assistenza per ottenere una prestazione a cui ha diritto.
Patronato: qual è lo scopo?
Nello specifico, il patronato è chiamato a lavorare per il conseguimento di prestazioni:
- previdenziali obbligatorie o di forme sostitutive, integrative o complementari in Italia o all’estero;
- di tipo socio-assistenziale, incluse quelle che riguardano la sfera dell’immigrazione e dell’emigrazione;
- erogate dal Servizio sanitario nazionale.
Patronato: quali servizi offre?
- prestazioni assistenziali;
- pensioni da lavoro dipendente pubblico o privato o da lavoro autonomo;
- pensioni in regime internazionale;
- previdenza complementare;
- pensioni di inabilità o di invalidità;
- maternità o paternità;
- malattia;
- ammortizzatori sociali (ad esempio, richiesta di Naspi);
- infortuni, malattie professionali o causa di servizio;
- disabilità;
- handicap e accompagnamento;
- permessi di soggiorno;
- assistenza fiscale;
- colf e badanti;
- assegni familiari;
- riscatto di contributi previdenziali;
- verifica della propria posizione assicurativa.
L’assistenza legale
Tra le cose di cui si occupa il patronato c’è anche l’assistenza legale, regolata dal codice di procedura penale e dalle norme sulla professione di avvocato. Tale attività viene esercitata attraverso delle convenzioni con i difensori, stipulate secondo le disposizioni del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dal 1° gennaio 2009, la tutela legale non rientra tra le attività ammesse al finanziamento: viene, infatti, attribuito il punteggio previsto per la definizione positiva della pratica in fase amministrativa.
Il cittadino che richiede l’assistenza in sede giudiziaria deve sottoscrivere l’apposito mandato di patrocinio.
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Patronato: si deve pagare?
Come detto, il patronato opera a favore dei cittadini senza scopo di lucro. Le attività di assistenza vengono svolte a titolo gratuito, oppure sulla base di apposite convenzioni in favore delle Pubbliche Amministrazioni e di organismi comunitari come previsto dalla legge.
C’è, comunque, da premettere che il patronato riceve un finanziamento da un fondo specifico, accantonato presso gli enti e alimentato da una percentuale dei contributi versati ogni anno dai lavoratori dipendenti. Il ministero del Lavoro verifica l’attività svolta da ogni patronato e, in base a questo, trasferisce il finanziamento in modo proporzionale attraverso i punti pratica.
Tuttavia, alcuni patronati mettono a disposizione degli utenti dei servizi a pagamento. Ad esempio, può essere richiesto un corrispettivo per:
- la richiesta dell’estratto contributivo;
- l’inoltro delle dimissioni online;
- le domande inerenti bonus bebè, bonus asilo e bonus mamma;
- la domanda di assegni familiari;
- il rilascio di certificazione unica Inps;
- l’invio della richiesta di permessi Legge 104;
- la richiesta dei ratei di tredicesima di un parente defunto.
Patronato: i servizi messi a disposizione dall’Inps
- anagrafica unica: si tratta di un archivio che contiene tutti i cittadini che hanno o che hanno avuto in passato dei rapporti con l’Inps e che consente di controllare i dati anagrafici di chi richiede assistenza;
- estratto contributivo: contiene tutti i tipi di contributi versati e registrati all’Inps, tranne quelli relativi ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, non ancora visibili. È possibile inserire una simulazione dei contributi e del calcolo della pensione, quindi l’estratto che ne risulta ha solo valore informativo e non certificativo;
- domus: è una banca dati con le richieste di tutte le prestazioni erogate dall’Inps su cui è possibile visualizzare lo stato delle pratiche;
- Cud: consente di consultare e di stampare un duplicato della Certificazione unica emessa dall’Inps per i pensionati e per gli assicurati che hanno avuto una prestazione erogata dall’Istituto;
- Obis/m: dà la possibilità di visualizzare e di stampare il documento Obis/m che l’Inps invia a inizio anno a tutti i pensionati con le notizie fiscali sulle pensioni, sulle modalità di pagamento e sugli importi percepiti durante l’anno;
- domande di pensione: consente al patronato di acquisire e di trasmettere la pratica dell’interessato;
- pratiche patrocinate e deleghe: permette di consultare la lista di queste pratiche accolte in un anno solare;
- uffici: è un database con le informazioni relative a tutti gli uffici periferici degli enti di patronato. Se ne può inserire uno nuovo oppure visualizzare, modificare o eliminare quelli esistenti;
- statistiche;
- utenti: archivio con le informazioni che riguardano tutti gli utenti degli enti di patronato. È possibile inserirne uno nuovo e richiedere la relativa password, visualizzare e modificare i dati, disattivare quelli esistenti e cambiare la password di accesso.
Qual è la differenza tra CAF e patronato?
Mentre il CAF è un centro di assistenza fiscale, infatti, il patronato si occupa soprattutto di pratiche legate alla previdenza o alle indennità erogate dallo Stato, come la disoccupazione e e l’assegnazione di bonus, anche se può espletare gli adempimenti fiscali